Un uomo anziano nuota in un fiume. Ogni bracciata lo trascina nel corso del tempo, tra frammenti di guerra, memorie d’amore e silenziose grida di dolore. Sopra di lui, un aquilone si libra nell’aria, fragile e tenace metafora del diritto di esistere, di volare liberi al di là dei confini e oltre la cieca violenza di un genocidio.

An elderly man swims in a river. Each stroke pulls him through the flow of time, carrying him across fragments of war, memories of love, and silent cries of pain. Above him, a kite drifts in the air — a fragile yet resilient metaphor for the right to exist, to soar freely beyond borders, and beyond the blind violence of genocide.